On November 25th, was held in Rome the conference "Lung cancer and work. The role of PPE in primary prevention", bringing together representatives from the worlds of politics, healthcare and manufacturing to address an issue that is often less visible than accidents at work: occupational diseases, particularly those affecting the lungs.
The meeting was moderated by Fabrizio Protti, president of the National Asbestos Helpdesk.
At the heart of the debate is the link that still exists between exposure to asbestos and mesothelioma.
Despite the ban on the use of asbestos having been in force for years, its presence in Italy remains significant: millions of tonnes of contaminated material and thousands of buildings still at risk, including schools, libraries and hospitals.
Cases of mesothelioma continue to occur, making it clear that the problem is not a thing of the past but requires concrete primary prevention measures in the present.
The conference was organised by Honourable Cristina Almici and Honourable Enzo Amich, the latter of whom has been involved in awareness-raising, prevention and screening activities for many years, partly due to his ties with the Casale Monferrato area.
During the meeting, Almici presented a new bill dedicated to Personal Protective Equipment, with the aim of strengthening its effectiveness in the prevention of lung cancer. The proposal aims to clarify fundamental aspects such as the selection, training, traceability, maintenance of PPE and employer responsibility, also introducing tools such as fit testing for more appropriate selection of devices.
The aim is to make PPE not just a formal obligation, but a real tool for protecting health.
From the point of view of production and distribution, there is a strong need for clear and shared technical standards.
In this context, standardisation is seen as a concrete support for safety, capable of reducing the margin of error and increasing the effectiveness of primary prevention.
Interventions in the healthcare sector have reiterated a key concept: primary prevention works.
Statistics show that proper risk management, combined with the appropriate use of PPE, can significantly reduce the incidence of occupational diseases.
Alongside technical tools, training and awareness-raising remain key and should be launched as soon as possible, including in schools, in order to build a more widespread and informed culture of prevention.
During the event, the work carried out at regional level was also highlighted. Giorgio Bontempi, councillor for the Lombardy Region and first signatory of a new bill to protect workers exposed to asbestos, emphasised how training, information and clear rules are essential elements for effective prevention.
The conference shone a spotlight on an often overlooked issue: workplace safety is not just about accidents, but also about illnesses that develop over time and can be prevented.
Strengthening the focus on PPE and primary prevention means investing today in tomorrow's health, promoting a more informed, structured and shared approach to worker protection.
To learn more about the topic discussed, the full version of the conference is available on YouTube.
Il 25 novembre scorso, a Roma, si è svolto il Convegno “Tumori polmonari e lavoro. Il ruolo dei DPI nella prevenzione primaria”, un appuntamento che ha riunito esponenti della politica, del mondo sanitario e del sistema produttivo per affrontare un tema spesso meno visibile rispetto agli infortuni sul lavoro: le malattie professionali, in particolare quelle di origine polmonare.
A moderare l’incontro è stato Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale.
Al centro del confronto, il legame tuttora presente tra esposizione all’amianto e mesotelioma.
Nonostante il divieto di utilizzo dell’amianto sia in vigore da anni, la sua presenza sul territorio italiano resta significativa: milioni di tonnellate di materiale contaminante e migliaia di edifici ancora a rischio, comprese scuole, biblioteche e ospedali.
I casi di mesotelioma continuano a manifestarsi, rendendo evidente come il problema non appartenga al passato ma richieda azioni concrete di prevenzione primaria nel presente.
Il convegno è stato voluto dall’onorevole Cristina Almici e dall’onorevole Enzo Amich, quest’ultimo da anni impegnato in attività di sensibilizzazione, prevenzione e screening, anche per il suo legame con il territorio di Casale Monferrato.
Durante l’incontro, Almici ha presentato una nuova proposta di legge dedicata ai Dispositivi di Protezione Individuale, con l’obiettivo di rafforzarne l’efficacia nella prevenzione dei tumori polmonari.
La proposta mira a chiarire aspetti fondamentali come scelta, formazione, tracciabilità, manutenzione dei DPI e responsabilità del datore di lavoro, introducendo anche strumenti come il fit-test per una selezione più adeguata dei dispositivi.
L’intento è rendere i DPI non un semplice obbligo formale, ma un vero strumento di tutela della salute.
Dal punto di vista del comparto produttivo e della distribuzione è emersa con forza l’esigenza di standard tecnici chiari e condivisi.
La normazione, in questo contesto, viene vista come un supporto concreto alla sicurezza, capace di ridurre il margine di errore e aumentare l’efficacia della prevenzione primaria.
Gli interventi del mondo sanitario hanno ribadito un concetto chiave: la prevenzione primaria funziona.
Le statistiche dimostrano che una corretta gestione del rischio, unita all’uso appropriato dei DPI, può ridurre in modo significativo l’incidenza delle malattie professionali.
Accanto agli strumenti tecnici, resta centrale la formazione e la sensibilizzazione, da avviare il prima possibile, anche in ambito scolastico, per costruire una cultura della prevenzione più diffusa e consapevole.
Nel corso dell’evento è stato ricordato anche il lavoro portato avanti a livello regionale. Giorgio Bontempi, consigliere della Regione Lombardia e primo firmatario di una nuova proposta di legge a tutela dei lavoratori esposti all’amianto, ha sottolineato come formazione, informazione e chiarezza delle regole siano elementi essenziali per una prevenzione efficace.
Il convegno ha acceso i riflettori su un tema spesso sottovalutato: la sicurezza sul lavoro non riguarda solo gli infortuni, ma anche malattie che si sviluppano nel tempo e che possono essere prevenute.
Rafforzare l’attenzione sui DPI e sulla prevenzione primaria significa investire oggi nella salute di domani, promuovendo un approccio più consapevole, strutturato e condiviso alla tutela dei lavoratori.
Per approfondire maggiormente l'argomento trattato è disponibile su Youtube la versione integrale del convegno.
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