Il comparto delle autofficine è composto da un elevato numero di aziende, per lo più di tipo artigianale, che presentano fattori di rischio che possono essere legati alle strutture edilizie, alle attrezzature, a macchine e impianti oltre che ai prodotti utilizzati.
L’attività di autoriparatore comprende l’attività di manutenzione e di riparazione di veicoli a motore, ivi compresi ciclomotori, macchine agricole, rimorchi e carrelli, adibiti al trasporto su strada di persone e di cose.
L’attività di autoriparazione si distingue in:
• meccanica e motoristica, che comprende gli interventi su sistemi di alimentazione del combustibile, gli interventi su impianti GPL-metano, gli interventi per la revisione e rettifica dei motori, gli interventi su radiatori, la sostituzione di marmitte, la revisione meccanica in generale;
• elettrauto, che include le officine di riparazione di impianti elettrici e di alimentazione di autoveicoli;
• gommista, che consiste nella riparazione e sostituzione di pneumatici di autoveicoli, nella riequilibratura e nella convergenza degli stessi;
• carrozzeria, che prevede la riparazione di carrozzerie di veicoli industriali, autobus, veicoli da campeggio e simili attraverso opere di lattoneria e sostituzione lamierati e verniciatura, sostituzione o riparazione di parabrezza e finestrini, trattamenti anti-ruggine, ecc.
Il lavoro dei carrozzieri comporta una molteplicità di rischi tra cui l’inalazione di fumi, gas di saldatura, polveri di smerigliatura o carteggiatura, areosol di vernici, vapori di solvente durante la stuccatura e verniciatura di parti di automobili o di auto complete, vapori e idrocarburi aromatici, l’esposizione ai solventi nella pulizia degli strumenti di lavoro e degli aerografi.
Le principali patologie professionali degli addetti al settore sono costituite da patologie respiratorie e in particolare dalle patologie irritative bronchiali e dall’asma bronchiale. (vedi tabella)
Nelle autocarrozzerie si utilizzano, quindi, numerosi prodotti utili e necessari per svolgere l’attività, ma che possono essere pericolosi per la salute dell’uomo e/o per la sua sicurezza.
Il rischio dovuto all’uso di sostanze pericolose è spesso poco percepito in quanto molte sostanze chimiche possono essere disperse nell’ambiente di lavoro (nell’aria) ed entrare nell’organismo attraverso vie diverse (per inalazione, per ingestione e per via cutanea) senza rendersene neppure conto. Si rende pertanto necessario l’uso di dispositivi di protezione individuale per l’apparato respiratorio per l’esposizione a polveri e a vapori organici. In particolare, per i verniciatori è opportuno utilizzare semimaschere con filtri combinati per polveri e vapori, mentre per gli stuccatori e i carteggiatori i facciali filtranti monouso FFP2 o FFP3.