Cos'è il carbone attivo?
Il carbone attivo è un materiale con elevate capacità adsorbenti, composto principalmente da carbonio amorfo e caratterizzato da una struttura altamente porosa e un'elevata area specifica (da 500 a 2500 m²/g). Un grammo di carbone attivo ha una superficie equivalente a quella di un campo da calcio. Grazie a questa vasta area specifica, il carbone attivo può trattenere molte molecole di altre sostanze sulla sua estesa area superficiale interna.
Nel fenomeno dell'adsorbimento, le specie chimiche (molecole, atomi o ioni) instaurano un'interazione chimico-fisica sulla superficie di separazione tra due diverse fasi. Il potere di adsorbimento del carbone attivo viene valutato in base a specifici indici, come l'indice di benzene, l'indice di melassa (che indica la capacità del carbone di adsorbire sostanze a elevato peso molecolare), l'indice di iodio (che indica la capacità del carbone di adsorbire composti inorganici ad alto peso molecolare) e l'indice di blu di metilene (che indica l'attività del carbone, con particolare riferimento alla sua microporosità).
Il carbone attivo si presenta in diverse forme:
- Carbone attivo granulare (GAC - Granular Activated Carbon): composto da particelle di dimensioni paragonabili a quelle della sabbia (circa 0,8 mm), viene utilizzato quando è necessario un materiale con pori più grandi e una superficie specifica minore.
- Carbone attivo in polvere (PAC - Powdered Activated Carbon): formato da particelle più minute, è impiegato quando è necessario un carbone attivo con pori più piccoli e una superficie specifica maggiore.
- Carbone attivo estruso (EAC - Extruded Activated Carbon): composto da cilindretti estrusi, è utilizzato per il trattamento delle emissioni gassose (ad esempio, negli impianti di recupero solvente, COV), dove sono richieste basse perdite di carico.
Il carbone attivo può essere prodotto da diverse sostanze organiche ad alto contenuto di carbonio, come legno, carbone, torba e noci di cocco.
A cosa serve?
Il carbone attivo trova quindi impiego nella filtrazione, purificazione, deodorizzazione e decolorazione dei fluidi. Al microscopio, si può osservare che il carbone attivo è composto da una rete di cunicoli che si restringono gradualmente, permettendo di catturare gli inquinanti presenti nell'aria.
L'uso dei carboni attivi nei dispositivi di protezione respiratoria è essenziale per trattenere gas e vapori tossici, nonché odori sgradevoli, permettendo agli utenti di respirare aria pulita durante l'operazione.
Oltre ai filtri delle maschere riutilizzabili, alcuni modelli di maschere usa e getta BLS integrano uno strato di carboni attivi insieme al materiale filtrante. Questo trattamento consente ai prodotti di assorbire odori fastidiosi, aumentando la protezione e il comfort durante l'utilizzo. Un esempio è la maschera facciale filtrante BLS Zer0 30 C.
Prodotti BLS disponibili con carboni attivi
Scopriamo quindi quali prodotti BLS presentano carboni attivi e quali sono il loro vantaggi.
Maschere usa e getta
Uno strato di tessuto impregnato con carboni attivi può essere aggiunto ai materiali filtranti delle maschere usa e getta. Questo speciale strato agisce bloccando gli odori sgradevoli. I modelli con carboni attivi proteggono da gas/vapori acidi, organici e ozono sotto il Valore Limite di Soglia (TLV), specifico per ogni sostanza. Questa specifica è presente nelle seguenti serie: