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Le singole particelle sono molto diverse tra loro per dimensione, forma, composizione chimica e processo di formazione.
Le nebbie sono microscopiche gocce che si formano mediante processi di nebulizzazione e condensazione. Le polveri si formano quando un materiale solido viene scomposto in minuscoli frammenti. I fumi si formano quando un materiale che a temperatura e pressione ambiente si presenta allo stato solido (ad es. un metallo) viene vaporizzato dall’elevato calore. Il vapore si raffredda velocemente condensando in particelle estremamente fini.
All’interno di tale intervallo le polveri atmosferiche sono suddivisibili in:
Tra le particelle solide INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) individua tre tipologie di sostanze differenziandole come segue:
- i fumi derivanti da processi di condensazione, combustione e vaporizzazione, che hanno composizione diversa dal materiale di origine e dimensioni inferiori al micron;
- le polveri originate dall’azione meccanica su un corpo solido (macinazione, taglio, leviga-tura, ecc..) e di composizione generalmente analoga al materiale di origine, oppure derivate da processi di cristallizzazione di vapori sovrasaturi o processi di conversione gas-particella;
- le fibre, di origine naturale o sintetica, consistenti in particelle di forma allungata la cui lunghezza è almeno tre volte superiore al diametro. La Who (World health organization, 1988) definisce fibre tutte le particelle che presentano una lunghezza maggiore di 5 µm e un diametro minore di 3 µm.
A causa delle ridotte dimensioni, i particolati tendono a rimanere sospesi nell’aria e ad essere respirati dai soggetti esposti quando sprovvisti di una protezione adeguata.
I possibili effetti causati dall’esposizione alle nebbie includono:
Ecco alcuni dei possibili effetti acuti causati dall’esposizione ai fumi di saldatura:
Ecco alcuni dei possibili effetti cronici causati dall’esposizione ai fumi di saldatura:
Per saperne di più sui rischi alla salute respiratoria causati dalle operazioni di saldatura leggi il nostro articolo dedicato: Health risk work sectors – Welding
La normativa vigente stabilisce convenzioni diverse a seconda che si tratti di rischi per i lavoratori o per la popolazione in generale.
Come cita INAIL in Conoscere il rischio – Altre polveri e fibre, infatti, “per prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente nel suo complesso il d.lgs. 155/2010 (nonché la norma tecnica UNI EN 12341) fa riferimento a due convenzioni, denominate rispettivamente PM10 e PM2,5, dove PM sta per materiale particolato e i valori numerici indicano il diametro aerodinamico delle particelle (in µm) per un’efficienza di penetrazione del 50%."
La curva convenzionale del PM10 ha un andamento molto simile a quello della curva convenzionale toracica, mentre la curva del PM2,5 rappresenta una frazione molto sottile, ritenuta in grado di raggiungere gli alveoli polmonari nel caso della popolazione costituita da bambini o adulti infermi (il gruppo considerato “ad alto rischio”). I valori limite per la salute umana, definiti per il PM10 e il PM2,5 sono riportati nello stesso decreto legislativo (e nei successivi aggiornamenti), e rappresentano condizioni molto più restrittive di quelle consentite per l’esposizione nei luoghi di lavoro.
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